
Lunedì i mercati azionari statunitensi hanno chiuso in rialzo dopo una seduta caratterizzata da forti oscillazioni, interrompendo una serie di quattro settimane consecutive di ribassi per il Nasdaq e l'S&P 500. Gli investitori hanno analizzato attentamente i più recenti dati economici per valutare gli effetti delle politiche dell'amministrazione Trump.
A febbraio, le vendite al dettaglio hanno registrato un lieve rimbalzo, ma il risultato è stato inferiore alle aspettative, segnalando un clima di crescente incertezza legato alle tariffe commerciali e ai massicci licenziamenti nel settore pubblico federale. Parallelamente, un altro rapporto ha evidenziato un crollo significativo dell'attività manifatturiera nello Stato di New York, il più marcato degli ultimi due anni.
Il Dow Jones Industrial Average è salito di 375,48 punti, ovvero lo 0,91%, a 41.864,81, l'S&P 500 ha guadagnato 38,96 punti, ovvero lo 0,69%, a 5.677,90 e il Nasdaq Composite ha guadagnato 58,65 punti, ovvero lo 0,33%, a 17.812,74.
In aggiunta, il morale dei costruttori di case negli Stati Uniti è sceso a marzo al minimo da sette mesi, complice l'aumento dei costi di costruzione causato dai dazi sui materiali importati.
Questi dati precedono la riunione della Federal Reserve prevista per mercoledì, durante la quale, secondo lo strumento FedWatch del CME, è in attesa una conferma dei tassi d'interesse attuali. In quell'occasione, la Fed pubblicherà anche nuove proiezioni economiche insieme alla propria dichiarazione ufficiale, offrendo un'indicazione concreta di come le autorità monetarie stanno valutando l'impatto delle misure adottate dall'amministrazione Trump, che hanno offuscato prospettive economiche in precedenza più solide.
Nelle ultime settimane i mercati azionari hanno subito forti cali, con l'S&P 500 che ha perso oltre il 10% rispetto al massimo storico registrato a febbraio, entrando così in quella che viene comunemente definita una "correzione". Tuttavia, venerdì il mercato ha mostrato segnali di ripresa, grazie a un ritorno degli acquisti su titoli considerati potenzialmente favoriti dalle politiche dell’amministrazione Trump.
L'indice Dow Jones, composto da titoli a grande capitalizzazione, si mantiene a poco più del 3% soglia dalla correzione, sostenuto dai guadagni registrati nelle ultime due sedute.
Tra gli 11 principali settori dell'S&P 500, quasi tutti hanno chiuso in rialzo. L'unica eccezione è stata il settore dei beni di consumo discrezionali, che continua a essere il peggiore dell'anno e ha chiuso in calore anche durante la seduta.
Nel frattempo, durante la fine settimana, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha lanciato un monitor, dichiarando in un'intervista che non esiste “alcuna garanzia” che gli Stati Uniti riusciranno a evitare una recessione.
Sul fronte societario, Tesla (NASDAQ: TSLA) ha perso quasi il 5% dopo che la società di brokeraggio Mizuho ha abbassato il target price delle sue azioni da 515 a 430 dollari. Su base annua, il titolo ha registrato un calo di oltre il 40%.
I titoli legati all'informatica quantistica hanno registrato forti rialzi, con D-Wave Quantum in crescita del 9% e Quantum Corp (NASDAQ: QMCO) balzata del 26%, in un contesto di rinnovato interesse per il settore, mentre Nvidia (NASDAQ: NVDA) ha dato il via alla sua attesa conferenza annuale sull'intelligenza artificiale.
Anche Intel (NASDAQ: INTC) ha guadagnato il 7,4% dopo che Reuters ha riportato l'intenzione del nuovo CEO, Lip-Bu Tan, di introdurre importanti cambiamenti nelle strategie di produzione dei chip e nello sviluppo di soluzioni AI.
Sul fronte degli scambi, i titoli in rialzo hanno nettamente superato quelli in calo, con un rapporto di 4,29 a 1 al NYSE e di 2,22 a 1 sul Nasdaq.
Nell'ultima settimana, l'S&P 500 ha segnato nove nuovi massimi e un minimo su base annuale, mentre il Nasdaq Composite ha registrato 36 nuovi massimi e 103 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane.
Fonte: investing.com
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