Le azioni statunitensi hanno subito un forte calo, con l'indice S&P 500 che ha azzerato i guadagni accumulati nel 2025. Un rapporto positivo sull'occupazione ha infatti alimentato i timori di inflazione, rafforzando l'ipotesi che la Federal Reserve manterrà un approccio prudente nel ridurre i tassi di interesse quest'anno.
L'indice Russell 2000, che traccia le performance delle società a piccola capitalizzazione orientate al mercato interno, ha registrato una flessione del 2,14%.
Alle 14:00 il Dow Jones Industrial Average è sceso di 482,30 punti, ovvero l'1,13%, a 42.154,37, l'S&P 500 ha perso 55,59 punti, ovvero lo 0,94%, a 5.862,66 e il Nasdaq Composite ha perso 187,52 punti, ovvero lo 0,96%, a 19.291,03.
Secondo un rapporto del Dipartimento del Lavoro, la crescita dell'occupazione ha accelerato inaspettatamente a dicembre, con il tasso di disoccupazione in calo al 4,1%, indicando un mercato del lavoro solido alla chiusura dell'anno.
I dati dello strumento FedWatch del CME Group (NASDAQ: CME) suggeriscono che gli operatori si aspettano un primo taglio dei tassi da parte della banca centrale a giugno, seguito da una stabilizzazione per il resto dell'anno.
Anche le principali società di brokeraggio hanno aggiornato le loro previsioni: BofA Global Research ipotizza un possibile aumento dei tassi.
Tuttavia, il presidente della Federal Reserve di Chicago, Austan Goolsbee, ha dichiarato che non ci sono segnali di un nuovo surriscaldamento dell’economia. Ha inoltre sottolineato che, sebbene si aspetti un ulteriore abbassamento dei tassi di interesse, sarà necessario procedere con cautela.
Il rendimento dei titoli del Tesoro trentennale ha raggiunto il 5%, il livello più alto da novembre 2023, mentre il cosiddetto "indicatore della paura" di Wall Street ha toccato i massimi delle ultime due settimane, intensificando la pressione sui mercati azionari.
Dieci degli undici settori dell'indice S&P 500 hanno registrato perdite, con il settore finanziario in calo del 2,34%. Anche i settori sensibili ai tassi di interesse, come quello finanziario e immobiliare, hanno subito contrazioni di circa il 2% ciascuno.
Un sondaggio dell'Università del Michigan ha ulteriormente pesato sul sentiment, rivelando un calo della fiducia dei consumatori a 73,2 punti a gennaio, rispetto al mese precedente.
I principali indici di Wall Street si avviano a chiudere la seconda settimana consecutiva in territorio negativo. L'indice S&P 500, in particolare, ha perso circa il 4% rispetto al picco storico raggiunto un mese fa.
Le rinnovate preoccupazioni per l'inflazione hanno attirato l'attenzione degli investitori, spingendo la Federal Reserve a mantenere un approccio prudente sull'allentamento monetario. Questo atteggiamento riflette le aspettative di cambiamenti nelle politiche commerciali e migratorie con l'imminente insediamento del presidente eletto Donald Trump, previsto tra 10 giorni.
Le azioni del settore dei semiconduttori, tra cui Nvidia (NASDAQ: NVDA), hanno registrato un calo del 2,61%, influenzate dalla possibilità che gli Stati Uniti annunciano nuove normative sulle esportazioni già venerdì.
Constellation Energy (NASDAQ: CEG) è salita del 26% dopo aver raggiunto un accordo per l'acquisto di Calpine Corp, una società privata operante nel settore del gas naturale e della geotermia, per 16,4 miliardi di dollari. Al contrario, Constellation Brands (NYSE: STZ) ha perso il 16,1% dopo aver rivisto al ribasso le previsioni annuali su vendite e profitti.
Walgreens Boots Alliance (NASDAQ: WBA) ha registrato un balzo del 27,49% grazie a risultati trimestrali superiori alle attese.
Sul NYSE, le azioni in calo hanno superato quelle in rialzo con un rapporto di 3,74 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 3,28 a 1.
L'indice S&P 500 ha registrato 6 nuovi massimi e 32 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 34 nuovi massimi e 193 nuovi minimi.
Fonte: investing.com
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