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Wall Street apre il 2025 in rialzo tra volatilità e speranze sui tassi mentre Tesla delude


I principali indici di Wall Street hanno registrato un lieve rialzo nella prima seduta di contrattazioni del 2025, caratterizzata da volatilità. Gli investitori hanno mostrato ottimismo in vista di un possibile cambiamento nello scenario politico e di ulteriori riduzioni dei tassi di interesse. Tuttavia, Tesla (NASDAQ: TSLA) ha subito una flessione dopo un rapporto deludente sulle consegne.


Alle 11:41 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 111,85 punti, ovvero lo 0,26%, a 42.656,07, l' S&P 500 ha guadagnato 25,69 punti, ovvero lo 0,44%, a 5.907,32 e il Nasdaq Composite ha guadagnato 98,75 punti, ovvero lo 0,51%, a 19.409,54.


L'indice Russell 2000, che segue le società a piccola capitalizzazione, ha chiuso in aumento dello 0,9%.


Tra i settori dell'S&P 500, sette su undici hanno registrato guadagni, con il comparto energetico in testa, favorito dall'aumento dei prezzi del petrolio.


Tesla ha lasciato sul terreno il 5,2%, raggiungendo il livello più basso dell'ultimo mese, dopo aver annunciato un calo nelle consegne annuali. Questo risultato ha deluso le aspettative del CEO Elon Musk, che aveva previsto una modesta crescita nel 2024. Gli incentivi non sono riusciti a compensare il calo della domanda per la gamma di veicoli elettrici ormai datata dell'azienda.


Le performance negative di Tesla hanno influenzato il settore dei beni di consumo discrezionali, che ha chiuso in calo dello 0,2%.


I bassi volumi di scambio nella settimana ridotta per le festività hanno contribuito ad aumentare la volatilità dei mercati, mentre il rendimento del titolo del Tesoro a 10 anni si è mantenuto vicino al livello massimo degli ultimi otto mesi.


Sul fronte macroeconomico, le richieste di sussidi di disoccupazione hanno registrato un calo inatteso la scorsa settimana, segnalando la solidità del mercato del lavoro. Inoltre, la stima finale del sondaggio manifatturiero di S&P Global ha rivisto al rialzo l'attività a dicembre, portandola a 49,4 rispetto alla stima preliminare di 48,3.


Wall Street ha chiuso il 2024 con una performance eccezionale, con l'S&P 500 che ha segnato il miglior biennio dal 1997-1998. Tra i fattori chiave del rally ci sono stati l'inizio del ciclo di allentamento dei tassi da parte della Federal Reserve, l'entusiasmo per le potenzialità dell'intelligenza artificiale e le aspettative di politiche favorevoli alle imprese promesse dalla nuova amministrazione Trump.


Tuttavia, la corsa rialzista del 2024 si è interrotta a dicembre, con l'S&P 500 e il Dow Jones in calo. I mercati hanno iniziato a prezzare l’impatto delle pressioni inflazionistiche legate alle proposte politiche di Trump, valutando il rischio che queste possano rallentare il ritmo di allentamento della politica monetaria da parte della Fed nel 2025.


Secondo il FedWatch Tool del CME Group (NASDAQ: CME), con l'inflazione ancora superiore al target del 2%, gli operatori si aspettano che la Federal Reserve mantenga invariati i tassi di interesse nella prossima riunione di fine mese. Inoltre, prevedono un taglio dei tassi di circa 50 punti base entro la fine dell'anno.


Le valutazioni azionarie, pur essendo superiori alle medie di lungo termine, potrebbero risultare giustificate se gli utili aziendali continuassero a mostrarsi solidi.


Apple (NASDAQ: AAPL) ha chiuso in ribasso del 2,2%. L'azienda ha offerto sconti insoliti, fino a 68,50 dollari, sui suoi modelli di iPhone più recenti in Cina.


Le azioni legate al settore delle criptovalute, come MicroStrategy e MARA Holdings, hanno registrato un incremento del 4,2%, trainate dal rialzo dei prezzi del bitcoin.


Sul NYSE, le emissioni in aumento hanno superato quelle in calo con un rapporto di 2,88 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 2,32 a 1.


L'S&P 500 ha registrato un nuovo massimo e due nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha visto 44 nuovi massimi e 13 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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