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Volkswagen: Moody's declassa il rating mentre l'azienda rilancia sul mercato cinese

piscitellidaniel

Volkswagen sta attraversando un periodo di sfide significative, segnato dal recente declassamento del suo rating da parte dell'agenzia Moody's e da una strategia di rilancio focalizzata sul mercato cinese. Questi sviluppi riflettono le pressioni competitive e le trasformazioni in atto nel settore automobilistico globale.​


Declassamento del rating da parte di Moody's

Il 17 marzo 2025, Moody's ha abbassato il rating creditizio di Volkswagen da A3 a Baa1, posizionandolo tre livelli sopra il grado speculativo. Questo declassamento è stato motivato da diversi fattori, tra cui:​

  • Pressioni settoriali: il settore automobilistico sta affrontando sfide strutturali legate alla transizione verso l'elettrificazione e alla necessità di ingenti investimenti in nuove tecnologie.​

  • Concorrenza in Cina: Volkswagen sta perdendo quote di mercato nel suo principale mercato, la Cina, a favore di produttori locali come BYD, che offrono veicoli elettrici più economici e tecnologicamente avanzati.​

  • Riduzione dei margini operativi: l'azienda ha registrato un calo del margine operativo e del flusso di cassa libero, con una ripresa prevista solo nel medio termine.​


Moody's ha sottolineato che, nonostante queste difficoltà, la solida posizione finanziaria di Volkswagen, caratterizzata da una bassa leva finanziaria e da una forte liquidità, offre all'azienda il tempo necessario per attuare le strategie di adattamento alle sfide del settore. ​


Strategia di rilancio nel mercato cinese

In risposta alle crescenti pressioni competitive, Volkswagen ha annunciato una serie di iniziative per rafforzare la sua presenza nel mercato cinese:​

  • Nuovi modelli per il mercato cinese: in collaborazione con il partner FAW Group, Volkswagen lancerà 11 nuovi modelli destinati esclusivamente al mercato cinese a partire dal 2026. Questa gamma includerà sei veicoli elettrici, due ibridi plug-in, due veicoli con autonomia estesa e un modello a benzina. Il primo veicolo elettrico a marchio Jetta è previsto per il 2026. ​

  • Collaborazione con XPeng: Volkswagen ha ampliato la sua partnership con il produttore cinese di veicoli elettrici XPeng per costruire una rete di ricarica ultraveloce in Cina. L'accordo prevede la costruzione di oltre 20.000 stazioni di ricarica in 420 città, gestite congiuntamente e accessibili ai clienti di entrambe le aziende. Questa collaborazione mira a migliorare l'infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in Cina e a promuovere l'adozione di veicoli elettrici nel paese. ​


Sfide nel mercato cinese

Il mercato cinese dei veicoli elettrici è caratterizzato da una forte concorrenza e da una guerra dei prezzi che sta mettendo sotto pressione i produttori stranieri:​

  • Concorrenza locale: produttori cinesi come BYD hanno registrato una crescita significativa, superando Volkswagen nelle vendite di veicoli elettrici. Le vendite di Volkswagen in Cina sono diminuite da 4 milioni di unità nel 2017 a 2,5 milioni nel 2024, mentre le vendite dei produttori cinesi sono aumentate da 420.000 a 3,6 milioni nello stesso periodo. ​

  • Guerra dei prezzi: il mercato cinese dei veicoli elettrici è attualmente coinvolto in una guerra dei prezzi che molti ritengono insostenibile a lungo termine. Volkswagen ha espresso preoccupazione riguardo a questa situazione, sottolineando la necessità di affrontare l'eccesso di capacità produttiva e i costi elevati in Europa per rimanere competitiva. ​


Adattamento alle nuove dinamiche del mercato

Per affrontare queste sfide, Volkswagen sta adottando diverse strategie:​

  • Investimenti in tecnologia: l'azienda sta rafforzando le sue capacità tecnologiche in Cina e sta implementando un programma di efficienza per ridurre i costi. L'obiettivo è raggiungere la parità di costi con la concorrenza locale nel segmento delle auto compatte entro il 2026. ​

  • Ristrutturazione delle operazioni europee: Volkswagen sta valutando la chiusura di alcuni stabilimenti in Europa e la riduzione della forza lavoro per affrontare l'eccesso di capacità produttiva e i costi elevati. Questo fa parte di una strategia più ampia per adattarsi alle nuove dinamiche del mercato globale e mantenere la competitività.

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