Il 6 gennaio 2025, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato le sue dimissioni dopo un decennio al governo. In una conferenza stampa a Ottawa, Trudeau ha dichiarato che le crescenti tensioni interne al suo partito lo hanno portato a ritenere di non essere più la scelta migliore per guidare il paese nelle prossime elezioni.
Trudeau ha affermato che lascerà l’incarico non appena il Partito Liberale avrà selezionato un nuovo leader. Fonti vicine al partito indicano che vi erano pressioni interne affinché Trudeau cedesse il passo a un successore, a causa di un calo di popolarità attribuito all’aumento del costo della vita e ad altre sfide economiche.
Durante il suo mandato, iniziato nel 2015, Trudeau ha promosso politiche progressiste, tra cui la legalizzazione della cannabis, l’accoglienza dei rifugiati siriani e l’impegno nella lotta ai cambiamenti climatici. Tuttavia, il suo governo ha affrontato critiche su vari fronti, inclusi scandali etici e la gestione della pandemia di COVID-19.
Le dimissioni di Trudeau aprono una fase di transizione politica in Canada. Il Partito Liberale dovrà organizzare un congresso per eleggere il nuovo leader, che potrebbe diventare il prossimo Primo Ministro, a meno che non si opti per elezioni anticipate. Tra i potenziali successori, emergono nomi come la Vice Primo Ministro Chrystia Freeland e il Ministro dell’Innovazione François-Philippe Champagne.
L’opposizione, guidata dal Partito Conservatore, ha colto l’occasione per criticare la gestione liberale, sottolineando la necessità di un cambiamento alla guida del paese. Il leader conservatore Pierre Poilievre ha dichiarato che il Canada ha bisogno di una nuova direzione per affrontare le sfide economiche e sociali attuali.
A livello internazionale, le dimissioni di Trudeau potrebbero influenzare le relazioni del Canada con altri paesi, in particolare riguardo agli accordi commerciali e alle politiche ambientali. I leader mondiali hanno espresso sorpresa per l’annuncio, lodando tuttavia il contributo di Trudeau sulla scena globale.
In attesa della nomina di un nuovo leader liberale, Trudeau continuerà a svolgere le sue funzioni di Primo Ministro ad interim, garantendo la continuità amministrativa. Il processo di selezione del successore potrebbe durare diverse settimane, durante le quali il governo dovrà affrontare questioni urgenti, come l’approvazione del bilancio e la gestione delle politiche energetiche.
Le dimissioni di Trudeau segnano la fine di un’era nella politica canadese, caratterizzata da un approccio progressista e da una forte presenza sulla scena internazionale. Il futuro politico del Canada dipenderà dalle scelte che il Partito Liberale e gli elettori compiranno nei prossimi mesi, determinando la direzione che il paese prenderà in un contesto globale in rapida evoluzione.
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