Il progetto della "Magnifica Fabbrica" del Teatro alla Scala, destinato a trasferire e ampliare i magazzini e i laboratori scenografici nell'area ex Innocenti del quartiere Rubattino a Milano, sta affrontando una significativa sfida finanziaria. Nonostante l'aggiudicazione della gara e la definizione del progetto, manca ancora circa la metà dei 120 milioni di euro necessari per la realizzazione completa dell'opera.
Il progetto della "Magnifica Fabbrica"
La "Magnifica Fabbrica" prevede la creazione di un nuovo polo culturale e creativo nell'area precedentemente occupata dallo stabilimento Innocenti, noto per la produzione della celebre Lambretta. Il progetto, risultato di un concorso internazionale vinto da una cordata italo-spagnola guidata da Massimo Giuliani, mira a rigenerare l'area industriale dismessa, offrendo una sede adeguata alle esigenze del Teatro alla Scala.
Caratteristiche principali del progetto
La struttura principale sarà un volume di legno e acciaio dalle linee pulite, alto 25,2 metri e con una superficie di 66.778 metri quadrati, suddivisa in quattro campate di 28,8 metri di lunghezza ciascuna. All'interno, oltre 34.000 metri quadrati saranno destinati ai laboratori, alle sale prove, alle sartorie e ai depositi, che potranno ospitare oltre 2.500 container accatastati su quattro livelli, con tre vie di carico e scarico e quattro linee carroponte. Inoltre, lo "Spazio dei Sogni", esteso su 4.000 metri quadrati, sarà dedicato a eventi, mostre, laboratori e corsi, offrendo al pubblico un'esperienza immersiva nel mondo della produzione teatrale.
Sostenibilità ambientale e integrazione urbana
Il progetto pone una forte enfasi sulla sostenibilità ambientale. L'involucro dell'edificio utilizzerà policarbonato solido riciclato, mentre la copertura sarà dotata di un impianto fotovoltaico da 3.600 kW, rendendo l'edificio uno "Zero energy building". Un sistema di geotermia a ciclo aperto contribuirà alla depurazione delle acque di falda. L'intero complesso sarà immerso nel verde, con percorsi pedonali in quota e sopraelevati, a due passi dai canali d'acqua del Parco della Lambretta e dalla cosiddetta Fabbrica Verde della biodiversità.
Ampliamento del Parco della Lambretta
Parallelamente alla realizzazione della "Magnifica Fabbrica", è previsto l'ampliamento del Parco della Lambretta, che raddoppierà la sua estensione, passando da 50.000 a 100.000 metri quadrati. Il progetto prevede la valorizzazione del fiume Lambro, la tutela e l'incremento della biodiversità, e il rafforzamento delle connessioni ecologiche. Il nuovo polmone verde del Rubattino diventerà un punto di riferimento per il quartiere e potrà ospitare eventi di varia natura aperti alla città, in sinergia con i laboratori della Scala, come spettacoli e concerti.
Sfide finanziarie e ricerca di fondi
Nonostante l'importanza strategica del progetto, il sindaco di Milano e presidente della Fondazione lirica scaligera, Giuseppe Sala, ha evidenziato la carenza di risorse finanziarie necessarie per la realizzazione completa dell'opera. Attualmente, mancano circa 60 milioni di euro sui 120 milioni previsti. Sala ha sottolineato la necessità di un supporto del governo per colmare questo gap finanziario, evidenziando che rimanere nell'attuale sede dell'ex Ansaldo in via Savona comporta costi aggiuntivi e spazi ormai insufficienti per le esigenze del Teatro.
Possibili soluzioni e scenari alternativi
In assenza di ulteriori finanziamenti governativi, l'amministrazione sta valutando la possibilità di suddividere il progetto in due fasi distinte. La priorità sarebbe data alla realizzazione dei magazzini, considerati fondamentali per l'operatività del Teatro, mentre la costruzione dei laboratori potrebbe essere posticipata. Tuttavia, poiché la gara è stata aggiudicata per l'intero progetto, questa soluzione richiederebbe una revisione delle priorità e una rinegoziazione dei termini contrattuali.
Impatto culturale e sociale del progetto
La realizzazione della "Magnifica Fabbrica" rappresenta un'opportunità unica per Milano di rafforzare il legame tra il Teatro alla Scala e la città, creando un centro culturale e creativo sempre attivo, legato a doppio filo all'attività del Teatro. Il progetto non solo risponde alle esigenze operative della Scala, ma contribuisce anche alla riqualificazione urbana del quartiere Rubattino, trasformando un'area industriale dismessa in un polo culturale di eccellenza.
Inoltre, l'apertura al pubblico degli spazi, con percorsi dedicati e aree espositive, offrirà ai cittadini e ai turisti l'opportunità di scoprire il "dietro le quinte" delle produzioni teatrali, avvicinando il grande pubblico al mondo dell'opera e della musica classica.
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