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Luca Baj

Pil italiano, a -2% nel quarto trimestre 2020

Il Pil italiano ha segnato un -2,0% nell’ultimo trimestre del 2020, dovuto a una diminuzione del valore aggiunto in tutti i principali settori economici. Il contributo negativo è arrivato soprattutto dalla domanda nazionale ed estera. Per il 2020 il Pil, è in calo dell’8,9%. A dicembre si è registrata una lieve diminuzione congiunturale della produzione (-0,2%) che segue la flessione segnata a novembre (-1,4%). Considerando i diversi settori industriali, nel quarto trimestre l’indice dei beni intermedi è cresciuto (+2,5% rispetto al terzo trimestre) bilanciata dagli andamenti negativi dell’energia (-4,0%) e i beni di consumo (-3,3%). L’attuale fase del settore industriale sembra comunque legata al miglioramento del contesto internazionale, come si nota dai dati su ordinativi ed esportazioni. Tra settembre-novembre, gli ordinativi dell’industria hanno segnato un aumento rispetto al trimestre precedente (+5,1%) trainati dalla componente estera (+7,0%) e in misura minore da quella interna (+3,8%). A novembre, le esportazioni di beni sono cresciute sia rispetto al mese precedente (+4,0%) sia rispetto allo stesso periodo del 2019 (+1,1%). Nel complesso, l’aumento delle vendite all’estero ha interessato entrambi i flussi diretti verso i paesi Ue e quelli extra-Ue. Sono cresciute, in particolare, le esportazioni verso la Germania (+8,6%), la Svizzera (+12,8%), la Cina (+34,9%) e gli Stati Uniti (+4,7%)., dovuta ad un miglioramento diffuso tra i settori. Le importazioni hanno registrato un incremento del +3,3% ma un calo in termini tendenziali del -3,2%, sebbene più contenuto rispetto a quello dei mesi precedenti. Il saldo della bilancia commerciale si è mantenuto ampiamente positivo a novembre (+6,8 miliardi), portando il risultato dei primi undici mesi a 56,7 miliardi. Il settore delle costruzioni ha registrato un aumento (+1,7%).. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese ha evidenziato un lieve aumento: la fiducia è peggiorata nel commercio al dettaglio e nel settore manifatturiero per il quale sono migliorati però i giudizi sugli ordini. Le costruzioni e, in misura più marcata, i servizi di mercato, hanno segnato una risalita dell’indice.

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