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Luca Baj

MPS: Le Opzioni per il Futuro della Banca Senese sotto la Guida Caltagirone-Delfin


Il futuro sviluppo della banca senese

La banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) si trova al centro di una trasformazione epocale sotto l’influenza dei nuovi azionisti di spicco, Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin. La loro visione punta all’autonomia dell’istituto, alla creazione di un terzo polo bancario italiano e al rafforzamento dei legami con Anima, l’asset manager milanese.


Un Nuovo Consiglio di Amministrazione

Il recente rimpasto del consiglio di amministrazione ha visto il Tesoro fare un passo indietro, favorendo l’ingresso di figure chiave legate ai nuovi azionisti. Tra i nuovi membri figurano Alessandro Caltagirone ed Elena De Simone per conto di Francesco Gaetano Caltagirone, Marcella Panucci e Francesca Renzulli per Anima, e Barbara Tadolini per Delfin. Questa mossa strategica ha rafforzato il controllo degli azionisti privati sulla governance della banca, segnando una svolta nel processo di privatizzazione.


La Reazione del Mercato

L’annuncio del cambiamento ha avuto un effetto positivo sui mercati. Il titolo MPS ha guadagnato oltre il 2%, chiudendo a 6,81 euro, trainando il settore bancario e l’intero listino di Borsa Italiana. Gli analisti vedono nella riorganizzazione una mossa che accelera il consolidamento del settore bancario, liberando MPS dai vincoli del regime di ricapitalizzazione precauzionale. Ora, la banca ha più libertà nelle politiche di dividendo, retribuzioni e operazioni straordinarie.


Strategia e Autonomia

La strategia delineata dal CEO Luigi Lovaglio e dal presidente Nicola Maione, sostenuta dai nuovi soci, mira a preservare l’indipendenza della banca. Non sono previste fusioni nel breve termine, nonostante siano state vagliate opzioni come una fusione con Banco BPM per contrastare Unicredit o una possibile integrazione con BPER-Unipol. Tuttavia, tali ipotesi sembrano poco appetibili per gli attuali azionisti, che preferiscono evitare di diluire il proprio controllo in un gruppo più ampio.


Il Ruolo di Anima

Un punto cruciale della strategia è il rafforzamento della partnership con Anima. L’asset manager, già storico alleato di MPS, ha aumentato la propria partecipazione nel capitale della banca e ha ottenuto due rappresentanti nel consiglio di amministrazione. Questa mossa potrebbe preludere a un’integrazione più profonda tra le due realtà, consolidando il ruolo di Anima nella creazione di un terzo polo bancario italiano.


Prospettive Future

Il futuro di questa collaborazione dipenderà dall’esito dell’OPA lanciata dal Banco BPM su Anima. Se l’offerta non raggiungesse il quorum necessario, Anima potrebbe rimanere indipendente, aprendo la strada a un ulteriore avvicinamento a MPS. In questo scenario, la banca senese avrebbe accesso a una piattaforma di risparmio gestito con oltre 200 miliardi di asset e un utile netto superiore ai 170 milioni, integrandosi con la rete di filiali e la banca digitale Widiba.


Il percorso di MPS sotto la guida di Caltagirone e Delfin sembra orientato verso l’autonomia e la creazione di un nuovo polo bancario italiano. Con una governance rinnovata e una strategia chiara, l’istituto punta a rafforzarsi nel panorama finanziario nazionale, mantenendo una posizione di rilievo e offrendo nuove opportunità di crescita e consolidamento.

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