Il contributo del settore bancario e assicurativo alla manovra finanziaria 2025 è aumentato significativamente, raggiungendo un totale di 7 miliardi di euro. Le banche contribuiranno con 4,5 miliardi, mentre il settore assicurativo è chiamato a versare almeno 2,5 miliardi. Per il comparto bancario, la misura prevede una temporanea riduzione delle deduzioni fiscali che porterà liquidità immediata allo Stato. Tuttavia, le somme saranno recuperabili dalle banche a partire dal 2026, trasformando di fatto questo intervento in un prestito senza interessi. Tale contributo si unisce alle misure per finanziare agevolazioni fiscali come l'Ires premiale, volta a incentivare investimenti e assunzioni.
Per le assicurazioni, invece, il quadro è più complesso. La manovra introduce il pagamento anticipato dell'imposta di bollo sulle polizze di ramo terzo e quinto. Questo cambiamento, che sostituisce il pagamento al momento della liquidazione con un versamento annuale, implica un esborso immediato per le compagnie. Inoltre, la norma prevede che il pregresso venga saldato in quattro rate tra il 2025 e il 2028, con un impatto stimato di 1,8 miliardi di euro. Tuttavia, stime del settore indicano che l'onere potrebbe essere superiore a quanto previsto dal governo, arrivando fino a 2,5 miliardi.
Un ulteriore elemento di criticità riguarda il carattere permanente della nuova modalità di pagamento per le polizze future. L’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania) ha sollevato dubbi sul fatto che questa misura possa generare un credito costante per le compagnie nei confronti degli assicurati, stimato in 2,5 miliardi e destinato a crescere nei prossimi anni se il mercato delle polizze continuerà ad espandersi. Le compagnie avevano chiesto di trasferire l’onere direttamente sui clienti, ma le proposte di modifica sono state ritenute troppo complesse.
In conclusione, mentre il governo punta a garantire risorse immediate per sostenere le misure della legge di bilancio, emergono preoccupazioni circa l’impatto strutturale e gli effetti a lungo termine sul settore assicurativo. L’effettiva sostenibilità di queste misure e la coerenza delle previsioni di gettito rimangono punti cruciali da approfondire nei prossimi mesi. La reazione dei settori coinvolti e l’eventuale necessità di correttivi saranno aspetti fondamentali nel dibattito politico ed economico del 2025.
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