L'Unione Europea sta elaborando un piano per mobilitare parte dei 10.000 miliardi di euro attualmente depositati nei conti correnti dei cittadini europei. Questa iniziativa mira a trasformare tali risorse in capitale di rischio e investimenti, al fine di rafforzare la competitività dell'industria europea e affrontare nuove priorità, tra cui la difesa comune.
La necessità di un'Unione dei risparmi e degli investimenti
Attualmente, circa il 70% delle risorse finanziarie dei piccoli risparmiatori europei è detenuto in depositi bancari, utilizzati principalmente dalle banche per finanziare imprese e famiglie attraverso il circuito finanziario indiretto. Il restante 30% è investito direttamente dai risparmiatori nel mercato dei capitali. La Commissione Europea intende creare un'Unione dei risparmi e degli investimenti (SIU) per eliminare le barriere finanziarie tra gli Stati membri e incentivare l'investimento diretto dei risparmiatori.
Barriere finanziarie equivalenti a dazi del 100%
Secondo stime del Fondo Monetario Internazionale, le attuali barriere tra gli Stati membri nei servizi finanziari equivalgono a dazi del 100%. Queste difficoltà nell'intermediazione finanziaria contribuiscono allo scarso dinamismo dell'economia europea. La Commissione sottolinea la necessità di rimuovere tali ostacoli, semplificare la regolamentazione e promuovere l'educazione finanziaria per ampliare le opportunità di finanziamento per le imprese.
Proposte per incentivare gli investimenti privati
Il piano europeo prevede diverse misure per incentivare gli investimenti privati:
Conti di risparmio e investimento: introdurre strumenti che facilitino la partecipazione dei cittadini al mercato dei capitali, offrendo alternative ai tradizionali depositi bancari.
Incentivi fiscali su misura: proporre agevolazioni fiscali per incoraggiare le famiglie a spostare i risparmi verso investimenti ad alto rendimento.
Progettazione flessibile dei prodotti finanziari: sviluppare prodotti finanziari che rispondano alle diverse esigenze dei risparmiatori, rendendo gli investimenti più accessibili e attraenti.
Ruolo delle banche nel finanziamento della difesa
Con lo spazio fiscale limitato, le banche europee, che hanno registrato profitti record negli ultimi due anni, sono chiamate a partecipare al finanziamento della crescente spesa militare. Sono allo studio opzioni che prevedono l'uso di sistemi di deposito regolamentati tramite le banche come incentivi per mobilitare i risparmi delle famiglie private.
Proposta italiana per un fondo di garanzia UE
Il ministro dell'Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha proposto la creazione di un fondo di garanzia europeo di circa 16 miliardi di euro, con l'obiettivo di mobilitare fino a 200 miliardi di investimenti industriali aggiuntivi. Questa iniziativa mira a rafforzare la componente degli Stati membri nel programma InvestEU, migliorando l'efficacia delle garanzie UE per attrarre capitali privati.
Piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato un piano per riarmare l'Europa, che prevede la mobilitazione di circa 800 miliardi di euro per la difesa dell'UE. Il piano include l'emissione di bond fino a 150 miliardi di euro, sulla base della garanzia del bilancio UE, per finanziare un nuovo strumento comunitario volto a fornire prestiti agli Stati membri per investimenti in capacità di difesa.
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