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L'Unione Europea accelera sulla lista dei Paesi sicuri: nuove strategie per la gestione dei flussi migratori

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La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato l'intenzione di presentare nelle prossime settimane una proposta per il primo elenco dell'Unione Europea dei Paesi di origine sicuri. Questa iniziativa mira a uniformare le procedure di asilo e a migliorare l'efficienza del sistema migratorio europeo.​


Verso una lista comune dei Paesi di origine sicuri

Attualmente, la Commissione Europea sta lavorando alla compilazione di un elenco comune dei Paesi di origine sicuri, basandosi su analisi fornite dall'Agenzia Europea per l'Asilo e su altre fonti informative disponibili. La selezione dei Paesi si basa su criteri oggettivi, come i bassi tassi di riconoscimento delle domande di asilo provenienti da tali nazioni. L'obiettivo è presentare una proposta nelle prossime settimane; una volta adottato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, l'elenco sarà dinamico e potrà essere ampliato o rivisto nel tempo.


Consultazioni in corso per la revisione del concetto di Paese terzo sicuro

Parallelamente, sono in corso consultazioni con gli Stati membri, il Parlamento Europeo, la società civile e le Nazioni Unite per la revisione del concetto di Paese terzo sicuro, come previsto dal regolamento sulla procedura di asilo. Questa revisione mira a garantire che ogni persona continui ad avere una valutazione individuale della propria domanda di asilo e che il funzionamento complessivo del sistema tra gli Stati membri sia salvaguardato. 


Dati recenti sugli attraversamenti illegali delle frontiere UE

Secondo i dati elaborati da Frontex, l'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nel 2024 si è registrato un calo significativo del 38% negli attraversamenti illegali delle frontiere dell'UE, con poco più di 239.000 rilevamenti, il livello più basso dal 2021. Questo decremento è stato determinato principalmente da una riduzione del 59% degli arrivi tramite la rotta del Mediterraneo centrale e da una diminuzione del 78% dei rilevamenti nei Balcani occidentali. Tuttavia, si è registrato un aumento del 18% degli arrivi tramite la rotta atlantica verso le Isole Canarie e un incremento del 14% sulla rotta del Mediterraneo orientale, anche a causa di nuovi corridoi dalla Libia orientale a Creta. 


Proposte per l'istituzione di hub di rimpatrio nei Paesi terzi

La Commissione Europea sta valutando la possibilità per gli Stati membri di istituire "hub di rimpatrio" in Paesi terzi. Questa soluzione innovativa mira a contrastare con determinazione la migrazione illegale, agendo in cooperazione con i Paesi partner e garantendo che i diritti fondamentali degli individui interessati siano assicurati in conformità con il diritto internazionale. Questa proposta si ispira al modello adottato dall'Italia con l'Albania, dove sono stati istituiti centri per la gestione dei migranti in attesa di rimpatrio. 


Accelerazione della revisione del concetto di Paese sicuro

La Commissione Europea sta accelerando la revisione del concetto di Paese sicuro, avviando consultazioni con gli Stati membri, il Parlamento Europeo, l'UNHCR e l'OIM. L'obiettivo è verificare se siano necessarie modifiche al regolamento sulla procedura di asilo per rendere più flessibile l'applicazione del concetto di Paese sicuro, allineandolo agli standard internazionali e introducendo una maggiore flessibilità rispetto all'attuale quadro normativo. ​


Nuove regole sui rimpatri entro marzo 2025

La presidente von der Leyen ha annunciato che la Commissione presenterà una nuova direttiva sui rimpatri entro marzo 2025, con l'obiettivo di rendere le procedure più semplici, rapide ed efficienti. Questa iniziativa fa parte di un più ampio sforzo per rafforzare la politica migratoria dell'UE, in linea con le priorità segnalate dagli Stati membri e con l'obiettivo di prevenire e contrastare il traffico di migranti. ​


Cooperazione con Paesi terzi per la gestione dei flussi migratori

L'Unione Europea sta intensificando la cooperazione con i Paesi terzi per fermare i flussi migratori all'origine. Dopo i recenti accordi con la Tunisia, nuove intese sono previste per il 2025 con la Giordania e il Marocco. Inoltre, la Commissione ha annunciato un contributo di un miliardo di euro per sostenere la gestione dei rifugiati in Turchia, rafforzando la collaborazione con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. ​


Prospettive future e prossimi passi

Il dossier migratorio sarà discusso al prossimo summit dell'Unione Europea, previsto per il 20 e 21 marzo 2025. Sebbene il tema non sia centrale nell'agenda ufficiale, è probabile che vi sia una riunione preliminare tra i Paesi membri più allineati per definire una posizione comune e rafforzare l'asse Bruxelles-Roma nella gestione dei flussi migratori. La Commissione Europea continuerà a lavorare su soluzioni innovative e cooperative per affrontare le sfide migratorie, garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali e l'efficienza delle procedure di asilo e rimpatrio.​

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