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Luca Baj

L'AI nel settore bancario: prossimi stravolgimenti in ambito occupazionale



L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente trasformando il settore bancario globale, promettendo significativi vantaggi in termini di efficienza e innovazione, ma al contempo sollevando gravi preoccupazioni sull’occupazione. Secondo un rapporto di Bloomberg Intelligence, nei prossimi tre-cinque anni, le maggiori istituzioni finanziarie prevedono di ridurre la loro forza lavoro di circa 200.000 unità, affidando alle tecnologie automatizzate numerose mansioni tradizionali.


Le aree più interessate dall’automazione includono il back office e i servizi di assistenza clienti. I chatbot avanzati, supportati dall’intelligenza artificiale generativa, stanno rivoluzionando l’interazione con i clienti, fornendo risposte immediate e personalizzate 24 ore su 24. In aggiunta, l’AI viene utilizzata per elaborare dati su larga scala, migliorare la sicurezza delle transazioni e ottimizzare i processi decisionali interni.


Questi cambiamenti, pur migliorando l’efficienza operativa, presentano sfide significative per i lavoratori del settore. La sostituzione di un così alto numero di dipendenti, in particolare nelle mansioni ripetitive, potrebbe aumentare il tasso di disoccupazione e richiedere massicci interventi per la riqualificazione professionale. Le banche, per gestire la transizione, dovranno investire in programmi formativi per adattare le competenze dei lavoratori alle nuove necessità tecnologiche.


Sul fronte dei vantaggi economici, l’adozione dell’AI potrebbe generare profitti enormi. Entro il 2027, il settore bancario globale potrebbe registrare un aumento del 12-17% degli utili al lordo delle imposte, equivalente a 180 miliardi di dollari. Tuttavia, questa crescita non sarà priva di rischi: l’introduzione massiccia dell’AI richiede solide misure di sicurezza per proteggere i dati sensibili e una regolamentazione chiara per garantire la trasparenza delle decisioni automatizzate.


Un’altra questione cruciale riguarda il rapporto con i clienti. Sebbene l’automazione consenta una maggiore rapidità nelle operazioni, il rischio di perdere l’interazione umana rappresenta una criticità per molte banche che costruiscono la loro reputazione sul rapporto personale. L’adozione dell’AI deve quindi essere integrata con strategie che bilancino tecnologia e servizio umano, garantendo fiducia e continuità nel rapporto con i clienti.


In conclusione, l’AI rappresenta un’opportunità straordinaria per il settore bancario, ma il suo successo dipenderà dalla capacità delle istituzioni di gestire la transizione in modo responsabile. L’innovazione deve procedere di pari passo con l’attenzione alle implicazioni sociali, proteggendo lavoratori e clienti in un contesto in continua evoluzione.

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