Da un’indagine svolta dall’Istat e da UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBT+ e le diversity policies attuate presso le imprese, sono emerse importanti indicazioni sulle realtà lavorative. In particolare “il 37,1% dei rispondenti, occupati o ex-occupati in Italia, afferma di aver sperimentato un clima ostile o un’aggressione nel proprio ambiente di lavoro per ragioni legate all’identità di genere. Escludendo episodi avvenuti in ambito lavorativo, una persona su tre tra coloro che hanno partecipato all’indagine riporta di aver subito minacce per motivi legati alla propria identità di genere e il 23% aggressioni violente. Le offese legate all’identità di genere ricevute via web riguardano il 55,2% dei rispondenti”.
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