Negli ultimi giorni, le tensioni nel Mar Rosso hanno raggiunto livelli critici. I ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato due attacchi distinti, effettuati nell'arco di 24 ore, contro la portaerei statunitense USS Harry S. Truman e le navi da guerra del suo gruppo di battaglia. Questi attacchi rappresentano una risposta diretta ai recenti raid aerei condotti dagli Stati Uniti sul territorio yemenita.
Dettagli degli attacchi Houthi
Il primo attacco è stato lanciato domenica 16 marzo 2025. Secondo il portavoce militare degli Houthi, generale di brigata Yahya Saree, l'operazione ha coinvolto l'uso combinato di missili balistici, missili da crociera e droni. L'obiettivo principale era la USS Harry S. Truman, accompagnata da altre navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale. Saree ha dichiarato che l'attacco è stato una rappresaglia per i recenti raid aerei statunitensi che hanno colpito diverse aree sotto il controllo Houthi, inclusa la capitale Sanaa e la provincia di Saada. f
Il secondo attacco è avvenuto nelle prime ore di lunedì 17 marzo 2025, sempre nel Mar Rosso settentrionale. In questa occasione, gli Houthi hanno lanciato 18 missili balistici e da crociera, supportati da droni, contro la USS Harry S. Truman e le navi del suo gruppo di battaglia. Questo attacco è stato nuovamente presentato come una risposta diretta alle operazioni militari statunitensi in Yemen.
Risposta degli Stati Uniti
In risposta agli attacchi Houthi, gli Stati Uniti hanno intensificato le operazioni militari nella regione. Il presidente Donald Trump ha autorizzato una serie di raid aerei mirati contro posizioni strategiche degli Houthi nello Yemen. Questi attacchi hanno preso di mira basi operative, infrastrutture di lancio missilistico e depositi di armi dei ribelli. Secondo fonti locali, i raid hanno causato almeno 53 morti, tra cui cinque bambini e due donne, e 98 feriti.
Il portavoce del Pentagono ha dichiarato che gli Stati Uniti continueranno le operazioni militari fino a quando gli Houthi non cesseranno gli attacchi contro le navi militari e commerciali nella regione. L'obiettivo principale è garantire la sicurezza delle rotte marittime nel Mar Rosso, fondamentali per il commercio internazionale.
Coinvolgimento dell'Iran
Le tensioni sono ulteriormente esacerbate dalle accuse degli Stati Uniti nei confronti dell'Iran, ritenuto il principale sostenitore degli Houthi. Washington accusa Teheran di fornire supporto logistico, armi e addestramento ai ribelli yemeniti. L'Iran, da parte sua, nega qualsiasi coinvolgimento diretto nel conflitto yemenita, ma ha avvertito che risponderà con decisione a qualsiasi aggressione che minacci la sua sicurezza nazionale.
Implicazioni internazionali
La comunità internazionale osserva con preoccupazione l'escalation nel Mar Rosso. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso profonda preoccupazione per l'intensificarsi delle ostilità e ha invitato tutte le parti coinvolte a esercitare la massima moderazione per evitare un ulteriore deterioramento della situazione umanitaria nello Yemen.
Inoltre, la Russia ha chiesto un immediato cessate il fuoco, sottolineando la necessità di soluzioni diplomatiche per risolvere la crisi. L'Unione Europea ha espresso preoccupazione per la sicurezza delle rotte marittime e ha invitato alla de-escalation delle tensioni.
Situazione umanitaria nello Yemen
Il conflitto in corso ha aggravato una già critica situazione umanitaria nello Yemen. Secondo le Nazioni Unite, milioni di yemeniti sono a rischio di carestia, con accesso limitato a cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria. Le recenti escalation militari non fanno che peggiorare le condizioni della popolazione civile, rendendo ancora più urgente l'intervento della comunità internazionale per facilitare l'accesso agli aiuti umanitari.
Le recenti azioni militari nel Mar Rosso rappresentano un pericoloso incremento delle tensioni nella regione. La situazione rimane altamente volatile, con il rischio di ulteriori escalation che potrebbero compromettere la stabilità non solo dello Yemen, ma dell'intero Medio Oriente.
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