Nel mese di gennaio 2025, l'Istat ha registrato una crescita congiunturale delle esportazioni italiane dello 0,6% e un incremento più marcato delle importazioni del 3,2%. Questo andamento ha portato a una riduzione dell'avanzo commerciale, sceso a 252 milioni di euro rispetto ai 3.031 milioni dello stesso mese dell'anno precedente.
Analisi delle esportazioni
L'aumento mensile dello 0,6% dell'export è il risultato di una crescita dell'1,8% verso i paesi dell'Unione Europea e di una leggera diminuzione dello 0,6% verso i paesi extra-UE. Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, le esportazioni sono aumentate del 2,2% rispetto al trimestre precedente.
Su base annua, le esportazioni sono cresciute del 2,5%, con un incremento dei valori medi unitari del 5,2% e una diminuzione dei volumi del 2,6%. Le vendite verso i mercati europei sono aumentate dell'1,9%, mentre quelle verso i mercati extra-UE hanno registrato una crescita del 3,3%.
Dettagli per area geografica
Le esportazioni verso la Germania hanno subito una lieve flessione dello 0,5%, dopo un calo del 5% registrato nell'intero 2024, che ha comportato una riduzione di quasi 4 miliardi di euro nell'export italiano verso questo paese. Tuttavia, il calo di gennaio è stato principalmente attribuito al settore automobilistico, che ha registrato una contrazione del 36%, mentre altri settori hanno mostrato una crescita.
Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 6,2%, trainate principalmente dal settore farmaceutico, che ha registrato una crescita del 48%. Anche le vendite verso la Svizzera (+13,6%), il Giappone (+12,8%), i paesi OPEC (+10,3%) e il Regno Unito (+10,1%) hanno mostrato performance positive.
Al contrario, le esportazioni verso la Cina sono diminuite del 24,2%, mentre quelle verso i paesi ASEAN e la Turchia hanno registrato cali rispettivamente del 12,1% e dell'8,6%.
Analisi delle importazioni
L'incremento mensile del 3,2% delle importazioni è stato determinato da una crescita del 5,1% degli acquisti dai paesi extra-UE e dell'1,7% da quelli dell'area UE. Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, le importazioni sono aumentate del 2,2% rispetto al trimestre precedente.
Su base annua, le importazioni sono cresciute dell'8,8%, con un aumento dei valori medi unitari del 6,4% e dei volumi del 2,3%. Un dato significativo riguarda l'incremento delle importazioni dalla Cina, aumentate di quasi il 50% (circa 1,6 miliardi di euro in più), interessando diversi settori tra cui chimica, farmaceutica, macchinari, gomma-plastica e automobili.
Saldo commerciale
A gennaio 2025, l'avanzo commerciale è stato di 252 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 3.031 milioni registrati nello stesso mese del 2024. Questo risultato è stato influenzato dall'aumento delle importazioni, in particolare dalla Cina, e dalla riduzione dell'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici, passato da 7.441 milioni di euro a 4.829 milioni.
Considerazioni settoriali
Il settore farmaceutico ha registrato una crescita significativa del 34%, trainata dalle esportazioni verso gli Stati Uniti. Al contrario, il settore automobilistico ha mostrato una contrazione, in particolare nelle vendite verso la Germania, con un calo del 36%. Le esportazioni verso la Turchia, dopo un periodo di forte crescita legato al settore orafo, hanno subito una flessione del 7%, con una riduzione del 42% nella voce "altre attività manifatturiere", che include la gioielleria.
Prospettive future
Le previsioni per il 2025 indicano una crescita delle esportazioni italiane di beni in valore del 4,5%. Tuttavia, le prospettive degli scambi internazionali potrebbero risentire negativamente dell'acuirsi delle tensioni geopolitiche e dell'inasprimento delle politiche commerciali statunitensi. Inoltre, l'aumento dei prezzi dell'energia e la volatilità delle quotazioni del gas naturale rappresentano ulteriori fattori di incertezza per il commercio internazionale.
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