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Luca Brivio

Bonus casa verso la scadenza: inizia la partita delle nuove riforme



Alla fine del 2024 è programmata la scadenza di un lungo elenco di bonus fiscali relativi alle abitazioni: sismabonus, ecobonus, bonus mobili, bonus giardini e bonus ristrutturazioni al 50 per cento. Il sistema dei bonus fiscali si avvia perciò verso ampie riforme, con diverse proposte di leggi già emesse dai vari partiti, che hanno gettato la base per il lavoro dei prossimi mesi.

  • Gusmeroli, Bagnai, Cavandoli e Centemero: Larga distinzione tra capienti e incapienti

La proposta di legge di quattro deputati della commissione Finanze della Camera marca la distinzione tra cittadini capienti (RAL > 8000€) e incapienti (RAL > 8000€). Per i cittadini capienti, la detrazione sarà più bassa rispetto agli anni scorsi, con uno sconto fiscale del 60% da utilizzare in 5 anni. Per gli incapienti, che tipicamente non si potrebbero permettere gli interventi, lo sconto è del 100%, utilizzabile anche in fattura.

  • Mazzetti: sconti solo per efficientamento energetico e antisismico

Un'altra deputata, Enrica Mazzetti, ha proposto una detrazione per i soli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica: il bonus varierebbe a seconda del livello di riqualificazione energetica o messa in sicurezza antisismica, dal 60% al 90%. La proposta non prevede differenze tra i livelli di reddito negli importi per i vari livelli di reddito, ma per i meno abbienti vi sarà la possibilità di usufruire del bonus anche come sconto in fattura.

  • ANCE: bonus solo su interi edifici

L'associazione nazionale dei costruttori edili aveva già lanciato una proposta, facendo leva anche sui propri interessi: vi dovrebbero essere due livelli di sconto (70% per tutti e 100% solo per gli incapienti), incentivi concentrati sui lavori di riqualificazione, sia sismica che energetica, di interi edifici, per i quali andranno ripristinati cessione del credito e sconto in fattura, e l’attivazione di un fondo di garanzia per l’erogazione di mutui verdi, che andranno a coprire la quota di spese non agevolata.

  • IRENE e Assocond: combinare i diversi ambiti per soluzioni più efficienti

Interessantissima è la proposta di queste due realtà, che hanno tentato di rappresentare a livello concettuale un nuovo modello di bonus. Sono state individuate infatti quattro aree di interesse strategico: miglioramento strutturale, efficientamento energetico, energie rinnovabili e raffrescamento estivo. Gli interventi dovranno andare a coprire almeno due di queste aree di interesse, con incentivi via via più importanti con l'aumentare delle aree di interesse coperte. Naturalmente, ogni area necessiterà di adeguate certificazioni, cosa che potrebbe far lievitare i costi, ma il concetto in sè resta molto interessante e si presta a nuovi utilizzi in diverse aree di riforma.

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