top of page

Approvata la legge quadro sulla ricostruzione post-calamità: un nuovo modello per la gestione delle emergenze in Italia

piscitellidaniel

Il 12 marzo 2025, il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva la legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, segnando un passo significativo nella gestione delle emergenze nel nostro Paese. La normativa mira a creare un modello unico per la ricostruzione, garantendo efficienza, celerità e sostenibilità negli interventi nei territori colpiti da eventi calamitosi.


Contesto e necessità della legge

L'Italia è storicamente esposta a rischi naturali significativi, tra cui terremoti, alluvioni e frane. Secondo il rapporto ANIA 2024, circa il 40% delle abitazioni civili si trova in zone a media ed elevata pericolosità sismica, mentre quasi il 95% dei comuni italiani è a rischio di dissesto idrogeologico. Questa vulnerabilità ha reso evidente la necessità di una normativa omogenea che disciplini le procedure di ricostruzione post-calamità, superando l'approccio frammentario adottato in passato. 


Principali disposizioni della legge quadro

La legge si compone di 28 articoli suddivisi in cinque capi, delineando un quadro giuridico uniforme per il coordinamento delle attività di ricostruzione. Tra le principali disposizioni:​

  • Dichiarazione dello stato di ricostruzione di rilievo nazionale: Il Consiglio dei Ministri può deliberare tale stato per eventi calamitosi che richiedono una revisione complessiva dell'assetto urbanistico ed edilizio delle aree colpite. ​

  • Nomina di un Commissario Straordinario: Individuato tra soggetti con competenze manageriali, il Commissario è nominato d'intesa con le Regioni interessate e coordina le attività di ricostruzione. ​

  • Istituzione di una Struttura di Supporto: Composta da personale della pubblica amministrazione, assiste il Commissario nelle sue funzioni. ​

  • Creazione di una Cabina di Coordinamento: Presieduta dal Commissario, include rappresentanti di Casa Italia, Protezione Civile, Regioni, Province e Comuni, assicurando un indirizzo unitario sul piano tecnico. ​

  • Istituzione di un Fondo per la Ricostruzione: Destinato a finanziare gli interventi necessari nei territori colpiti. ​


Iter legislativo e reazioni politiche

Il disegno di legge, presentato dal Governo, è stato approvato dalla Camera dei Deputati il 6 novembre 2024 e successivamente dal Senato il 12 marzo 2025, con 83 voti favorevoli, nessun contrario e 29 astensioni. Le astensioni hanno riguardato gruppi come il Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Italia Viva, mentre il Movimento 5 Stelle ha scelto di non partecipare al voto in segno di protesta per una vicenda interna. ​

Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha sottolineato l'importanza della prevenzione, affermando che "ricostruire è sempre un costo, prevenire è sempre un investimento". Ha inoltre espresso l'auspicio che la cultura della prevenzione prevalga su logiche che hanno portato in passato a focalizzarsi più sulla ricostruzione che sulla prevenzione. 


Obiettivi e aspettative della nuova normativa

La legge quadro si propone di garantire tempi certi per la conclusione dei lavori di ricostruzione, fissati in cinque anni prorogabili fino a dieci in casi particolari. Prevede inoltre un piano di intervento pluriennale, una cabina di regia centralizzata e fondi specifici per la ricostruzione e per i commissari. L'obiettivo è velocizzare e sburocratizzare i processi, offrendo risposte immediate ed efficaci alle comunità colpite. 

Il Senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario per il sisma del 2016, ha definito l'approvazione della legge un "grande passo" che assicura programmazione ed efficacia negli interventi, sottolineando l'importanza di un quadro normativo chiaro e uniforme per le future ricostruzioni. 

Post correlati

Mostra tutti

Comments


pubblicità Collitude.jpg
pubblicità Art Ingenera.jpg
pubblicità EXTRA.jpg
pubblicità Carazita.jpg
bottom of page