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Allarme FAO: l'influenza aviaria minaccia la sicurezza alimentare globale

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La diffusione dell'influenza aviaria altamente patogena (HPAI), in particolare del ceppo H5N1, ha raggiunto livelli senza precedenti, causando l'abbattimento di centinaia di milioni di capi di pollame in tutto il mondo. Questa situazione critica ha spinto la Food and Agriculture Organization (FAO) a lanciare un allarme sulla sicurezza alimentare globale, sottolineando l'urgenza di rafforzare le misure di biosicurezza, monitoraggio e risposta rapida per salvaguardare il settore avicolo e proteggere i mezzi di sussistenza e le economie. 


Impatto sulla sicurezza alimentare e sulle economie locali

Il vicedirettore generale della FAO, Godfrey Magwenzi, ha descritto la diffusione dell'HPAI come "senza precedenti", evidenziando i gravi impatti sulla sicurezza alimentare e sull'approvvigionamento alimentare dei paesi. Le conseguenze includono la perdita di preziose sostanze nutritive, posti di lavoro e reddito nelle aree rurali, shock alle economie locali e costi crescenti per i consumatori. 


Diffusione geografica e impatto sulla biodiversità

Negli ultimi quattro anni, l'HPAI ha mostrato un cambiamento significativo nella sua diffusione geografica, con un aumento dei contagi tra i mammiferi e perdite ingenti di uccelli domestici. Questo ha avuto un impatto diretto sulla sicurezza alimentare e ha contribuito all'aumento dei prezzi dei prodotti avicoli. Inoltre, un gran numero di uccelli selvatici è stato colpito dalla malattia, danneggiando la biodiversità con almeno 300 nuove specie affette dal 2021 a oggi. 


Rischi per i mammiferi e nuove linee guida della FAO

La capacità del virus H5N1 di infettare una vasta gamma di specie, inclusi mammiferi terrestri e marini come tigri, orsi, foche, gatti e cani domestici, ha destato preoccupazione. Nel 2024, sono state rilevate infezioni nei bovini da latte, sottolineando l'urgente necessità di rafforzare i sistemi di sorveglianza. In risposta, la FAO ha pubblicato nuove linee guida per aiutare i paesi membri a implementare programmi di sorveglianza per l'identificazione precoce dell'influenza aviaria nei bovini e in altri mammiferi allevati. 


Misure di sicurezza alimentare e raccomandazioni per i consumatori

Nonostante la gravità della situazione, le autorità sanitarie, tra cui la FAO e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), affermano che non vi è alcuna prova che l'influenza aviaria possa essere trasmessa all'uomo attraverso il consumo di prodotti alimentari, in particolare di pollame e uova. Tuttavia, è sempre valida la raccomandazione di cuocere bene i prodotti a base di pollame per proteggere i consumatori contro eventuali rischi di intossicazione alimentare. ​


Risposta globale e coordinata

La vicedirettrice generale della FAO, Beth Bechdol, ha sottolineato che l'influenza aviaria è una questione transfrontaliera che richiede una risposta globale e coordinata. La FAO è in prima linea nell'affrontare questo virus da oltre 20 anni, supportando i governi nell'individuazione, prevenzione e risposta alle epidemie. Lavorando insieme, è possibile ridurre l'impatto dell'influenza aviaria e proteggere la salute degli animali e degli esseri umani.

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